In contemporanea con la nuova serie tv di Amazon Prime, esce il libro In viaggio per la terra di mezzo (Electa Junior) la prima guida per entrare nel magico mondo di Tolkien, ma anche per comprendere che i mondi magici esistono anche nella realtà.
Parlare con Nicolas Gentile del suo libro In viaggio per la terra di mezzo (Electa Junior) è qualcosa di magico. Non soltanto perché lui crede fermamente nella magia, ma perché la “terra di mezzo” de Il Signore degli Anelli, l’ha letteralmente creata nella Contea Gentile. Un luogo meraviglioso dove si sperimenta come: “Anche nella realtà distopica in cui viviamo”, dice Nicolas, “c’è la possibilità di ritrovare la magia“. Per questo la sua guida per ragazzi, oltre ad avvicinarli alla lettura del libro cult di Tolkien, insegna come: “Vedere il mondo con occhi diversi”.
Il suo libro sembra la chiusura del cerchio della sua vita dedicata ai mondi fantastici, cosa ha voluto raccontare ne “In viaggio per la terra di mezzo”?
“Il libro si rivolge soprattutto ai ragazzi, perché è quel tipo di pubblico a cui, soprattutto negli ultimi anni, è stata mostrata una visione della realtà e del mondo, che non è certo magica, ma piuttosto è distopica. Io sono stato fortunato a leggere “Il Signore degli Anelli” ad un’età molto giovane, che mi ha aiutato tantissimo, fornendomi un bagaglio culturale e sentimentale che mi porto dietro tutt’ora. Nonostante però sia ‘il mio posto del cuore’, capisco che il libro di Tolkien, scritto in un certo modo e di una cerca lunghezza, può risultare pesante per un ragazzo. Per questo ho voluto scrivere questa sorta di manuale, dove ho descritto tutto quello che c’è nella terra di mezzo: dai luoghi alle razze che si incontrano. Oltre questo, sono voluto andare anche oltre. Ci sono molte similitudini, tra le cose fantastiche che scriveva nei suoi libri e il mondo reale. Gli Hobbit ad esempio, sono esistiti davvero, da geologo e quindi anche da paleontologo, lo posso dire con certezza. Il nostro mondo è più fantasy di quello che possiamo immaginare. Vorrei far comprendere alle nuove generazioni, è che sì i libri fantasy sono bellissimi, questi mondi fantastici sono straordinari, però bisogna avere sempre un occhio verso la realtà. Non in maniera cinica, ma sognante, perché questa può essere decisamente migliore di quella che vogliono farci vedere. Il mondo, è ancora tutto da esplorare, ed è fantastico, non è soltanto un luogo brutto con pandemie e cambiamenti climatici, c’è molto di più. Tutto sta nel saperlo vedere e quindi poi preservarlo”.